Immissioni in ruolo per 577 docenti in Abruzzo
Immissioni in ruolo per 577 docenti in Abruzzo. Cgil: “Per tanti precari oltre il danno la beffa”
Il Miur ha pubblicato il DM 158 del 31 luglio 2024 con il quale sono state autorizzate 45.124 immissioni su tutto il territorio nazionale, che rappresentano il 70% dei posti vacanti e disponibili al termine delle operazioni di mobilità (in totale 64.156).
Per l’Abruzzo, è stato disposto un contingente di 577 nuove assunzioni di docenti a tempo indeterminato su 759 posti disponibili (il 76%), che verranno effettuate con una procedura completamente informatizzata, che partirà da lunedì 12 agosto previa pubblicazione degli avvisi sui siti dell’Ufficio Scolastico Regionale e degli Ambiti Territoriali Provinciali.
La ripartizione, effettuata dall’USR Abruzzo tenendo presente le disponibilità dei posti e la consistenza di Graduatorie ad esaurimento e concorsi, prevede un numero maggiore di immissioni in ruolo per la scuola secondaria di secondo grado (271 nomine a tempo indeterminato, di cui 23 sul sostegno). Seguono la secondaria di primo grado (113 nomine, di cui 18 sul sostegno), poi la primaria (136 nomine, di cui 35 sul sostegno e 29 sull’educazione motoria) e infine la scuola dell’infanzia (67 nomine, di cui 9 sul sostegno).
La nota della Cgil Abruzzo Molise
Delle 577 immissioni in ruolo previste, 477 verranno effettuate dalle graduatorie dei concorsi, di cui ben 366 da quelli previsti dal PNRR (DM 205 e 206 del 2023). Ricordiamo però che per diverse classi di concorso le graduatorie dei vincitori non sono state ancora pubblicate, per cui tali posti verranno accantonati e su questi a settembre verranno nominati nuovamente dei supplenti, con contratti “fino all’avente diritto”.
Le assunzioni previste non basteranno in ogni caso per dare risposta alle esigenze di stabilità e organico delle scuole abruzzesi, in particolare sul sostegno: nello scorso anno scolastico i docenti precari nelle scuole abruzzesi sono stati 4.500 circa, di cui oltre 3.000 sul sostegno, in virtù dell’ormai atavico problema della mancata stabilizzazione dell’organico di fatto. A fronte di questi numeri, la stabilizzazione di soli 85 posti sul sostegno appare assolutamente irrisoria, non consentendo la stabilizzazione dei lavoratori e la continuità didattica per gli alunni.
Oltre il danno, per i precari della scuola che hanno svolto gli ultimi concorsi si rischia inoltre la beffa: ricordiamo che a causa della scelta di destinare posti già pienamente disponibili alle prossime procedure concorsuali, verranno penalizzati i docenti che hanno partecipato a concorsi ordinari negli ultimi otto anni, superando tutte le prove, e si trovano ancora in attesa della meritata immissione in ruolo.
Come FLC CGIL, continuiamo a ritenere necessaria la rettifica del contingente autorizzato per le immissioni in ruolo 2024/2025, includendo tutti i posti vacanti e disponibili. Inoltre, abbiamo ribadito in tutte le sedi la necessità di istituire graduatorie permanenti per coloro che hanno partecipato al concorso 2023 superando tutte le prove: occorrerebbe bloccare i prossimi concorsi fino all’esaurimento delle graduatorie già in vigore. In mancanza di risposte adeguate, metteremo in campo iniziative per contrastare scelte che impediscono di avere in cattedra docenti selezionati e preparati, per ragioni che nulla hanno a che fare con la qualità del sistema di istruzione.