Religione cattolica, concorso imminente e più di 6.000 cattedre. Anief: “Avremmo voluto più importanza per i precari storici”
È imminente la pubblicazione del bando di concorso per assumere nei ruoli dello Stato 6.428 docenti di religione cattolica: si tratta di una procedura importante, attesa da oltre 20 anni. Dopo l’intesa, del dicembre 2020, raggiunta tra il Ministero dell’Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana (Cei), pubblicazione del decreto PA bis e del decreto ministeriale del gennaio 2024, stavolta si può dire che è davvero tutto pronto per avviare le due procedure concorsuali distinte, una ordinaria e una straordinaria. Alla prima selezione sarà assegnato tramite concorso ordinario il 30% dei posti messi a bando, l’altro 70% dei posti sarà riservato alla procedura straordinaria.
La posizione di Anief
Il sindacato Anief avrebbe preferito una maggiore valorizzazione dell’esperienza acquisita con l’insegnamento: “Molti dei colleghi hanno infatti oltre vent’anni di precariato alle spalle e non è accettabile che il servizio svolto non sia adeguatamente valorizzato”, spiega la segretaria generale Anief Chiara Cozzetto. “Avevamo chiesto più peso al servizio all’interno del punteggio totale”, ha ricordato Daniela Rosano, anche lei della segreteria nazionale Anief. Per il presidente nazionale, Marcello Pacifico, “questa procedura ci trova d’accordo in linea generale, perché si va a stabilizzare tanto personale che rischiava di andare in pensione da precario. Certamente, avremmo preferito dare ancora maggiore importanza al servizio svolto dai precari storici. Ora, però, il diktat diventa solo uno: fare in fretta per assumere queste persone il prima possibile”, conclude Pacifico.
Il concorso
La proposta del MIM prevede una prova orale didattico-metodologica senza punteggio minimo di superamento. La votazione, sommata ai titoli culturali e professionali, determinerà la posizione finale in graduatoria. La durata massima della prova orale è fissata a 30 minuti, e l’estrazione della traccia avverrà 24 ore prima dell’esame. ;e basi della procedura erano state delineate a dicembre 2020: tale accordo segue quanto previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19. Il requisito principale per accedere al concorso è il possesso della certificazione dell’idoneità diocesana, come specificato nell’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186. Questa certificazione deve essere rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente entro novanta giorni dalla presentazione della domanda di concorso. Importante è anche la clausola che riguarda i posti disponibili per il personale docente di religione cattolica in possesso del riconoscimento di idoneità diocesano: i candidati devono aver svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, secondo quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019.
Concorso straordinario religione cattolica: requisiti
Sono ammessi a partecipare alle procedure selettive straordinarie i candidati in possesso congiuntamente, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, dei seguenti requisiti specifici:
a. certificazione dell’idoneità diocesana, di cui all’articolo 3, comma 4, della Legge che richiama il numero 5 lett. a) del Protocollo addizionale all’Accordo di cui alla
legge 121/1985, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione valevole sia per la diocesi che per il grado di scuola per cui si concorre;
b. abbiano svolto, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, almeno trentasei mesi di servizio anche non consecutivi nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, con il possesso dei titoli di cui alla successiva lett. c); il servizio è utile anche se prestato in ordini e gradi di scuola diversi purché con il possesso dei titoli o delle condizioni personali prescritte.
c. possesso di almeno uno dei titoli previsti dai punti 4.2 e 4.3 dell’Intesa, come specificato nell’Allegato A, da intendersi parte integrante del presente decreto,
relativo ai titoli di qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia e primaria, e nell’Allegato B, da intendersi parte integrante del presente decreto, relativo ai titoli di qualificazione professionale per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Domanda di partecipazione
I candidati, in possesso dei requisiti, possono presentare istanza di partecipazione, a pena di esclusione, in un’unica regione nel cui ambito territoriale è situata la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato il riconoscimento di idoneità, indicando la diocesi per cui si concorre e il grado di scuola di cui si possiede la relativa idoneità, valevole sia per la diocesi cui i candidati partecipano sia per il grado di scuola cui ciascuna delle due procedure si riferisce.
I candidati possono presentare istanza di partecipazione al concorso a partire dalle ore 14.00 del giorno di pubblicazione del bando sul Portale unico e fino alle ore 23.59 del ventinovesimo giorno successivo a quello di apertura delle istanze.
Per la partecipazione a ciascuna procedura è dovuto il pagamento di un contributo pari a euro 50,00.
Per conoscere le date bisogna attendere il bando che disciplina:
a. i requisiti di ammissione alla procedura, ai sensi dell’articolo 3;
b. le modalità di versamento del contributo posto a carico dei partecipanti ai sensi dell’articolo 1-bis, comma 2, del Decreto-legge;
c. il termine, il contenuto e le modalità di presentazione dell’istanza di partecipazione alla procedura;
d. il contingente dei posti, distinti per regione;
e. l’eventuale aggregazione interregionale delle procedure;
f. l’organizzazione della prova orale didattico-metodologica;
g. la procedura di attribuzione del contratto a tempo indeterminato;
h. le modalità di informazione ai candidati ammessi alla procedura concorsuale;
i. i documenti richiesti per l’assunzione;
j. l’informativa sul trattamento dei dati personali.
Prova orale
La prova orale didattico-metodologica è finalizzata all’accertamento della preparazione del candidato in relazione alle problematiche educative e a quanto previsto dagli Allegati C e D.
La prova ha una durata massima complessiva di 30 minuti. La prova valuta altresì la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Le commissioni esaminatrici dispongono di 250 punti, di cui 100 per la prova orale didattico-metodologica, 100 per l’anzianità di servizio e 50 per i titoli di qualificazione professionale.