Maltempo, scuole chiuse a inizio settimana
Maltempo, scuole chiuse a inizio settimana. Ecco dove non suonerà la campanella
A causa del maltempo degli ultimi giorni molti istituti scolastici sono stati chiusi in varie regioni italiane. I violenti rovesci degli ultimi giorni, e il protrarsi dell’allerta meteo, hanno portato a questa decisione per evitare possibili incidenti.
Le scuole sono rimaste chiuse oggi, e lo saranno anche martedì 7 e mercoledì 8 novembre, a Campi Bisenzio e nelle zone rosse dei Comuni alluvionati. Il sindaco, Andrea Tagliaferri, ha predisposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Una scelta necessaria per lo svolgimento delle operazioni relative alla rimozione del fango. Protezione civile e volontari sono già all’opera in Toscana per liberare le abitazioni.
Oggi scuole chiuse anche a Prato e Montemurlo. Banchi vuoti anche nelle scuole di Guglionesi, in provincia di Campobasso, a causa delle forti raffiche di vento che hanno causato danni anche agli edifici scolastici. In mattinata si svolgeranno i sopralluoghi per accertare la sicurezza dei plessi scolastici.
Le autorità stanno monitorando attentamente la situazione meteorologica e i potenziali rischi per la sicurezza degli studenti. Ulteriori misure potrebbero essere adottate per garantire la sicurezza e il benessere della comunità scolastica durante questo periodo di avversità meteorologica.
Chi proclama l’allerta meteo?
La macchina della sicurezza scatta quando la Protezione Civile Regionale dirama il bollettino meteorologico giornaliero, nel quale sono indicate le previsioni sulle condizioni atmosferiche nel territorio nelle 24 ore successive.
Chi ha la responsabilità della chiusura delle scuole?
In primo luogo, bisogna precisare che le competenze in materia di Protezione Civile sono ripartite tra varie amministrazioni, dalle Regioni ai Comuni, dove il responsabile del settore è il sindaco, e coordinate dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, incardinato nella Presidenza del Consiglio. Il primo cittadino può disporre, tramite un’ordinanza, la chiusura di scuole, parchi e altri luoghi pubblici per motivi di sicurezza, ma questa decisione non è obbligatoria, non scatta automaticamente in corrispondenza di un determinato livello di allarme, ma è facoltativa e discrezionale e viene esercitata in presenza di una comunicazione di un allarme immediato o se si prevede un aggravamento della situazione meteorologica. Un comportamento non coerente, infatti, esporrebbe il primo cittadino a effetti di responsabilità. In genere, la chiusura delle scuole viene ordinata sempre in corrispondenza di un livello di allarme arancione. Anche il Prefetto può intervenire con i poteri sostitutivi, nel caso non lo faccia il sindaco.
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