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Idonei Pnrr1, manifestazione il 14 marzo

Il dibattito sulle condizioni degli idonei dei concorsi pubblici sta assumendo toni sempre più accesi, con una mobilitazione nazionale prevista per il 14 marzo 2025. Al centro della protesta c’è

Idonei Pnrr1, manifestazione il 14 marzo
  • PublishedMarzo 4, 2025
impressed young female teacher sits at table with school tools raising pen in classroom

Il dibattito sulle condizioni degli idonei dei concorsi pubblici sta assumendo toni sempre più accesi, con una mobilitazione nazionale prevista per il 14 marzo 2025. Al centro della protesta c’è la crescente ingiustizia che migliaia di insegnanti stanno subendo, nonostante il superamento delle prove concorsuali. Questi professionisti, infatti, si ritrovano senza una prospettiva di stabilizzazione, costretti a ripetere concorsi già superati, talvolta con ottimi punteggi, senza alcun riconoscimento delle loro capacità.

I Motivi della Protesta: La Ripetizione Inutile dei Concorsi

Gli idonei 2020 e quelli del concorso PNRR 1 sono i protagonisti di questa mobilitazione, che intende denunciare la continua banditura di nuovi concorsi senza che venga valorizzato il superamento delle prove precedenti. A tal proposito, si segnala che è in corso una nuova procedura concorsuale, il concorso PNRR 2, con le stesse regole delle precedenti. A farne le spese sono ancora una volta gli idonei, poiché solo i vincitori avranno accesso al ruolo, mentre coloro che hanno già superato le prove dovranno accontentarsi di 12,5 punti aggiuntivi, una misura che non risolve il problema. Questo meccanismo, infatti, appare come un mero “contentino” che non riconosce il valore delle competenze già dimostrate dai partecipanti.

Le Critiche ai Percorsi Abilitanti: Un Sistema Esclusivo e Costoso

Un altro tema cruciale della protesta riguarda l’accesso ai percorsi abilitanti, che sono sempre più limitati e costosi. Questa situazione alimenta un sistema speculativo che danneggia soprattutto i precari, creando ulteriori ostacoli per coloro che cercano di ottenere una stabilizzazione professionale. Il malcontento è evidente, poiché molti insegnanti si trovano intrappolati in un circolo vizioso che non sembra avere via d’uscita.

Le Richieste al Ministero dell’Istruzione e alla Commissione Europea

Il 14 marzo, i movimenti degli idonei PNRR 23/24 e degli idonei 2020 chiederanno al Ministero dell’Istruzione e al Governo un intervento concreto. La richiesta principale è quella di riconoscere il diritto all’assunzione per tutti gli idonei, evitando di continuare con una selezione senza fine che penalizza chi ha già dimostrato di possedere le competenze necessarie. Da un lato, gli idonei 2020 chiedono di essere considerati per una graduatoria ad esaurimento, ma si trovano a fare i conti con bandi di concorso che continuano ad essere emessi a singhiozzo. Dall’altro, gli idonei 2023/2024 attendono risposte dalla Commissione Europea, ma al momento non c’è traccia di un cronoprogramma definito.

La Lotta per la Trasparenza e la Pubblicazione degli Elenchi

Un ulteriore punto di conflitto riguarda la trasparenza. Gli idonei esclusi chiedono che vengano finalmente pubblicati gli elenchi non graduati, per fare chiarezza sulla loro posizione e sui criteri utilizzati nei concorsi. La mobilitazione del 14 marzo si prefigge di portare queste richieste all’attenzione dell’opinione pubblica, in un tentativo di ottenere una maggiore equità e una migliore gestione delle risorse umane nel settore dell’istruzione.

Le Voci dei Portavoce dei Movimenti

Le istanze degli idonei sono rappresentate dai portavoce Luigi Sofia, Marta Olmi e Davide Vaccari, che stanno cercando di far sentire la voce dei precari e degli idonei all’interno del Ministero dell’Istruzione. Le loro richieste saranno presentate anche all’opinione pubblica il 14 marzo, in un evento che si preannuncia come un’occasione fondamentale per sensibilizzare le istituzioni e ottenere un cambiamento reale.