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CSPI, ok al modello di Curriculum dello studente

Il 27 marzo, durante l’adunanza plenaria svolta in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso a maggioranza il proprio parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale

CSPI, ok al modello di Curriculum dello studente
  • PublishedMarzo 29, 2025

Il 27 marzo, durante l’adunanza plenaria svolta in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso a maggioranza il proprio parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale riguardante l’adozione del modello di Curriculum della studentessa e dello studente. Questo provvedimento è in attuazione dell’articolo 14, comma 6, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56.

Il CSPI esamina il provvedimento

Il CSPI ha ricordato che il modello di Curriculum è stato introdotto dalla legge 107/2015 con l’obiettivo di raccogliere, associando il profilo dello studente a un’identità digitale, tutti i dati relativi al percorso di studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte di insegnamenti opzionali e alle conoscenze professionali. Questi dati sono utili anche ai fini dell’orientamento e per l’accesso al mondo del lavoro. Il Curriculum include anche le attività culturali, artistiche, musicali, sportive, di volontariato svolte in ambito extra scolastico, nonché le attività dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).

Il CSPI ha inoltre sottolineato che, ai fini dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, la commissione d’esame deve tener conto del Curriculum allegato al diploma finale.

Modifiche e integrazioni al Curriculum

Il modello di Curriculum, già in vigore dall’a.s. 2020/21, è stato integrato dal 2023/24 all’interno dell’E-Portfolio, una piattaforma digitale che permette agli studenti di inserire le informazioni necessarie per la predisposizione del Curriculum.

La revisione del modello di Curriculum, tuttavia, si rende necessaria a seguito della modifica dell’articolo 21 del decreto legislativo 62/2017, operata dall’art. 14, comma 6, del decreto-legge 19/2024, convertito nella legge 56/2024. Questo ripristino della versione originaria dell’art. 21 stabilisce che, in una sezione specifica del Curriculum, vengano indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte nazionali, distinti per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione, nonché la certificazione delle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.

Novità e aggiustamenti nel decreto

Lo schema di decreto in esame prevede che nel Curriculum confluiscano tutte le informazioni presenti nel servizio digitale E-Portfolio. A tale scopo, è stata aggiunta una Parte IV nel Curriculum, riservata ai livelli di apprendimento conseguiti nelle prove INVALSI delle classi terminali, che si aggiunge alle tre parti già esistenti.

Un altro aspetto importante riguarda il valore del Curriculum nell’orientamento degli studenti, che diventa ancora più significativo grazie alla sua integrazione con l’E-Portfolio. Questo strumento consente di valorizzare il percorso formativo degli studenti, evidenziando la loro crescita personale e culturale in termini di competenze, conoscenze e abilità, attraverso esperienze sia in contesti formali che non formali.

Prove INVALSI e privacy dei dati

Il CSPI ha apprezzato il fatto che i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove INVALSI siano riportati nel Curriculum solo successivamente alla conclusione dell’esame di Stato e al rilascio del diploma. In questo modo, questi dati non interferiranno con le valutazioni dell’esame di Stato, né influenzeranno la valutazione finale degli studenti.

Infine, il CSPI ha sottolineato che nel nuovo impianto normativo non è prevista la possibilità di utilizzare i dati presenti nel Curriculum da parte di esterni, in particolare per l’accesso a percorsi di studio, concorsi pubblici o selezioni di lavoro, garantendo così la privacy degli studenti.